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Storia

C’era una volta "Calcababbio"

 

…Il rimedio per porre fine al disagio di un nome sgradito non è che uno: cambiarlo; e giusto a questa soluzione pervennero gli abitanti di Calcababbio, stanchi di sostenere il peso di un toponimo che, richiamando non già rose fresche aulentissime, bensì più prosaici piedi e rospi, esponeva da tempo a ripetuto dileggio la popolazione.
Le ragioni precise della decisione sono comunque esposte nella delibera comunale del 7 giugno 1894, avente per oggetto il cambiamento di nome al Comune.

Nell’atto, l’allora sindaco Francesco Campanili spiega come l’amministrazione comunale sentisse da molti anni la convenienza di ribattezzare il Comune in quanto la denominazione di Calcababbio, “includendo in sé, giusta il dialetto del paese e di parecchie province del Regno, il nome pure di un animale schifoso e ripugnante, espose più volte al ridicolo ed allo scherno gli abitanti stessi del paese. ‘Che se solo il bisogno dell’assestamento delle finanze comunali potè fin ora reprimere un giusto e vivo desiderio, ora però che le finanze del Comune sono pienamente assestate e che il Bilancio trovasi anche nella condizione da poter far fronte ad ogni spesa che potesse occorrere, egli (il sindaco) facendosi interprete un poco del desiderio dell’intero corpo amministrativo, ma pur anche della generalità degli abitanti, propone che al nome Calcababbio sia sostituito quello di Lungavilla esprimente pure la conformazione topografica del paese”.

Inoltrata al Ministero dell’Interno, la richiesta fu subito accolta, come attesta il Regio Decreto N° 590 del 23 dicembre 1894 “che autorizza il Comune di Calcababbio a cambiare la sua denominazione in quella di Lungavilla”…

 

(Testo di Marta Raffinetti - tratto da: “Da Calcababbio a Lungavilla”; CEO Cooperativa Editoriale Oltrepo; 1994)

 


 

 

 

Testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 Gennaio 1895 del Regio Decreto che autorizza il cambio di denominazione del paese